La Valpantena, nell’area di Stallavena, è stata intensamente frequentata dagli antichi abitanti del Paleolitico Medio. I reperti archeologici trovati nel famoso Riparo Tagliente testimoniano questa antica presenza umana, che risale a circa 75.000 anni fa fino a 36.000 anni fa. Il Riparo Tagliente, così chiamato dal nome del signor Francesco Tagliente che lo scoprì nel 1958, è un riparo sottoroccia, che adesso è diventato una zona archeologica con scavi ancora in corso.

Gli uomini che frequentavano il Riparo Tagliente erano principalmente cacciatori di animali erbivori come lo stambecco, il camoscio e il cervo. Tuttavia, non disdegnavano di cacciare animali di stazza più grande, come dimostrano i frammenti di denti di mammut ritrovati sul posto.

Durante il Paleolitico superiore, che va da circa 35.000 a.C. a 10.000 a.C., gli abitanti di Stallavena erano Homo sapiens sapiens. Oltre alla caccia, si dedicavano alla lavorazione della selce e della pelle, producendo abiti rudimentali. Raccoglievano anche materiali provenienti da zone più distanti, come conchiglie marine dall’Adriatico, cristallo di rocca e ocra gialla probabilmente provenienti da Ponte Veja.

È probabile che avessero credenze sulla vita dopo la morte, come dimostra la sepoltura di un adulto nel Riparo Tagliente. La persona fu sepolta supina con le braccia allungate parallelamente al corpo, coperto di pietre che presentavano graffiti, come un felino e il profilo di un Uro, un grosso bovino estinto in seguito.

Nel Riparo Tagliente sono stati rinvenuti ossi incisi e ciottoli con dettagliate rappresentazioni di animali, testimonianze di una notevole abilità artistica del periodo. Per visitare il Riparo Tagliente, è possibile partecipare alle campagne di scavo organizzate dall’Università di Ferrara.